Come vivere un’esperienza da non dimenticare

Negli ultimi vent’anni, un fattore, più di altri, si è costantemente sviluppato nel nostro paese: l’emancipazione femminile. Ed anche internet ha fornito uno straordinario assist per il gentilsesso, che grazie ad esso è riuscito ad evadere dalla solita routine quotidiana. Un esempio, in tal senso, è rappresentato dai siti di dating, talvolta appositamente creati per il mondo femminile.

Non solo l’uomo, infatti, necessita di soddisfare i propri desideri più intimi, passare una serata alternativa oppure cercare altrove quello che, purtroppo, non si riesce più vivere all’interno della propria coppia. Questi portali di incontri però, dopo un iniziale successo, stanno riscontrando sempre meno interesse.

Perché le donne ripudiano le chat di incontri

A decretarne il significativo allontanamento degli utenti sono state, in primis, le stesse donne. Ed i motivi sono presto detti. In questi siti capita, non di rado, di rapportarsi con uomini dal profilo assai distante rispetto a quello che, al giorno d’oggi, cerca una donna. E di tipologie poco amate dalle donne, ne esistono davvero tante.

In primis i cosiddetti “leoni da tastiera”, che millantano doti di grandi amatori, in grado di far toccare il cielo con un dito alla potenziale partner per ore, e invece svaniscono nel nulla non appena si palesa la possibilità concreta di incontrare chi si cela dall’altra parte della chat. Una tipologia di uomo che qualunque donna, anche la più gentile ed accondiscendente del mondo, detesta fortemente, anche per l’elevata perdita di tempo che impone la conoscenza dell’altra persona mediante questo mezzo.

Il fattore “tempo”, inoltre, gioca contro anche ad un’altra categoria che, seppur amata inizialmente da alcune donne, tende ad annoiare col passare del tempo: il timido. Un approccio soft che, in molti casi, risulta particolarmente gradito dalla maggior parte delle donne, una prima carta da esibire che può risultare vincente talune volte.  Il tergiversare del dialogo, senza che l’uomo si proponga proattivamente nei confronti della donna, porta però ad un inevitabile allontanamento della stessa.

Strettamente collegato a quest’ultimo aspetto si inserisce un altro fattore che ha portato, progressivamente, all’allontanamento delle donne dai siti di incontro: la ripetitività. Approcci sempre uguali, scontati e banali, che provocano noia ed assuefazione. L’uomo moderno, in tal senso, è ben lontano da quello di un tempo: nella maggior parte delle circostanze, infatti, in queste chat ci si rapporta con uomini irrisolti o particolarmente volgari, che, in entrambi i casi, si traduce in una profonda insicurezza.

I plus di rivolgersi ad un gigolo

Non c’è da stupirsi, quindi, che sempre più donne volgano il proprio sguardo ai professionisti del mondo dell’eros, che abbinano a doti fisiche ed estetiche assolutamente eccellenti una spiccata propensione verso i bisogni mentali e sensoriali del mondo femminile. Una donna, infatti, non ama solo arrivare al dunque. Prima di concedersi vuole creare quel giusto rapporto empatico che sfoci, poi, in un appagante rapporto tra le coperte.

Alcuni gigolo, in tal senso, sono dei veri e propri maestri nell’arte della seduzione, in grado di rendere unica ed irripetibile l’esperienza con la propria partner, facendo dimenticare a quest’ultima che si sta rapportando con un professionista del mondo dell’eros. Tra questi si contraddistingue Krisgigolo, amabile conversatore e dotato di un bagaglio culturale decisamente elevato, in grado di far sentire a proprio agio qualunque donna con la quale si rapporti. L’aspetto estetico, poi, è a dir poco sublime: occhi azzurri come il mare incastonati in uno sguardo seducente e dolce al tempo stesso, accompagnati da un fisico marmoreo e scultoreo.

D’altro canto, come noto, la donna è sempre più esigente. E del belloccio senza cervello o insicuro di sé, francamente, non sa cosa farsene. Rivolgendosi ad un gigolo, invece, esiste la possibilità di ottenere tutto ciò va cercando: dolcezza, complicità, empatia, spensieratezza e, in ultima istanza, passione. Ma con la “P” maiuscola.