Professione rappresentante, ma solo di facciata: la depravata storia di Vittoria

Passare la propria vita a fianco di un uomo solo, senza mai concedersi nulla di stravagante e piccante, è una scelta che fanno diverse donne. E che io, francamente, non condivido. Ho sempre avuto una particolare predilezione per il sesso sin da sedicenne: dopo aver assaporato l’inebriante gioia di un rapporto, ho compreso come fosse l’elemento fondamentale ed imprescindibile della mia esistenza.

Povero il mio Pietro, compagno di vita da ormai cinque anni. Se solo sapesse quel che combino. Se solo immaginasse che il mio lavoro da rappresentante, di fatto, è solo una copertura. Amo troppo il sesso. Adoro troppo il cazzo. Non ne posso fare a meno. Un chiodo fisso, al quale penso dall’alba al calare del sole. Ed uno solo, purtroppo per Pietro, non mi può bastare.

Vittoria, la Van Gogh della fellatio

Sarà per via di questa naturale predisposizione verso il membro maschile che, col passare del tempo, ho capito che dovevo fare qualcosa per me stessa, per coglierlo nelle più svariate ed imprevedibili sfaccettature. E mettere a disposizione la mia sapiente arte amatoria ad un vasto numero di persone, disposte finanche a pagare pur di scoparmi.

Mi ha sempre attratto questa situazione. Trovare una persona che, pur di possedermi, è disposta ad allentare i cordoni del portafoglio per beneficiare della mia bocca calda e voluttuosa. Se succhiare è un’arte, io potrei definirmi la Van Gogh della fellatio. Di tutto gli uomini che ho conosciuto, nessuno, fino ad ora, ha mancato di lodare la mia maestria orale. E dubito, senza falsa modestia, che ce ne potrà essere anche uno soltanto in futuro.

I preliminari, d’altro canto, sono l’essenza del sesso. Tutto parte da lì. Da quell’irrefrenabile desiderio di incrociare le lingue, di sentire crescere quella voglia, libidinosa e lussuriosa, di accoppiarsi senza freni. Quel sentirsi toccata ovunque, senza pudori ed inibizioni. Sentire la lingua sui capezzoli, quei brividi indescrivibili percepiti quando vengono morsi dolcemente.

Il re dei preliminari, tuttavia, resta il 69: succhiare un bel cazzone mentre vengo leccata, mi fa letteralmente impazzire. Il reciproco piacere orale è quanto di meglio possa esistere per lubrificare per bene la mia passera, che già di suo, in tutta franchezza, è sempre calda ed accogliente, smaniosa di poter ricevere membri duri, turgidi ed insaziabili.

Quella irresistibile voglia di soddisfare più uomini

Non lo nego: mi piace essere chiavata per ore, raggiungere più volte l’orgasmo. Un uomo solo non può bastare. Ne voglio tanti. Anche contemporaneamente, se possibile. Ed è per questo motivo che su Escort Maps, dove ormai sono iscritta da svariato tempo, preciso, a chiare lettere, che desidero essere messa al centro dell’attenzione di più stalloni, pronti a cavalcarmi e desiderosi di sfidare la mia irrefrenabile voglia di sesso.

Non ne ho mai abbastanza, sono davvero insaziabile. E vedere tanti uomini che bramano dal desiderio di possedermi, mi eccita da morire. Ho fatto diverse gangbang, arrivando anche ad essere la regina di 15 uomini in una sera. Un’esperienza splendida, soprattutto per il bukkake finale. Ma dentro di me, tuttavia, un po’ agrodolce.

Sono estremamente generosa. E vedere che solo un terzo di essi poteva sfruttare qualche parte del mio corpo per rendere ancor più rigidi i loro peni, mi dispiaceva assai. La mia situazione prediletta, quindi, è essere al centro dell’attenzione di cinque uomini: uno nella mia vagina, un altro nel lato B, uno in bocca, un pene nella mano destra e l’altro nella sinistra. Ed io a cavalcioni, incontenibile più che mai, abbandonata all’estasi suprema del piacere più puro, porco ed intenso.

Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.